Vendita notebook come scegliere

Alla fine è arrivato anche per te il momento di comprare un nuovo portatile. Hai già adocchiato diversi modelli che potrebbero fare al caso tuo ma i dubbi che ti assalgono sono ancora tanti: qual è il minimo di RAM e CPU che deve avere un portatile per non essere considerato subito vecchio? È meglio un computer Windows o un Mac? Poi c’è la domanda delle domande: quanto bisogna spendere per portare a casa un buon notebook? Se vuoi posso darti una mano io. Prometto che cercherò di risponderti nella maniera più breve, obiettiva e semplice possibile.

La scelta di un computer portatile è dettata principalmente dalle tue esigenze e dalle tue possibilità di spesa. Certo, ci sono computer computer portatili oggettivamente molto potenti e capaci di svolgere qualsiasi operazione tu voglia con estrema disinvoltura, tuttavia questi modelli costano solitamente molto di più della media, e non è detto che tu riesca o debba sfruttarne tutte le capacità. Ma quindi, come scegliere un notebook? Qui di seguito troverai tutte le risposte ai tuoi dubbi.

Suddividerò questa pagina in diversi capitoli in modo che tu possa capire meglio come orientarti nella scelta di un notebook. Prima di tutto ti spiegherò quali domande devi porti all’interno delle valutazioni “soggettive” che devi compiere prima dell’acquisto. Poi entreremo più nel dettaglio con le valutazioni tecniche, ovvero più “oggettive”. Un computer con un processore più potente ti permette di svolgere le operazioni in maniera più veloce, ma a te serve davvero? E allo stesso modo un computer con una GPU di fascia alta ti permetterà di eseguire i videogiochi di ultima generazione in maniera fluida. Ma quanto utilizzerai il computer per il gaming? Come vedi, alla fine, le valutazioni soggettive e quelle oggettive sono entrambe importanti e non così separate le une dalle altre come sembrerebbe in un primo momento.

Come scegliere un notebook: valutazioni soggettive

Le prime due domande che devi porti per sapere come scegliere un notebook sono le seguenti: “Qual è il budget che ho a mia disposizione?” e “a cosa mi serve questo computer?”. Dopo aver risposto a entrambi i quesiti – vedrai – sarà tutto in discesa, potrai acquistare il tuo nuovo portatile con la mente quasi sgombra dai dubbi. Ma cerchiamo di procedere con calma e andiamo con ordine. Concentriamoci sulla prima importantissima domanda che ci siamo posti.

“Qual è il budget che ho a mia disposizione?”. Per darti una risposta soddisfacente devi sapere che esistono, grosso modo, tre fasce di prezzi per i notebook: quella entry-level che comprende macchine economiche da massimo 300/350 euro; quella dei computer di medio livello che arriva fino ai 600/700 euro e quella dei computer top di gamma che costano oltre i 1.000 euro. I notebook da meno di 400 euro sono un’ottima scelta per chi deve compiere operazioni di base, come la navigazione online o l’elaborazione di documenti di testo, che non richiedono hardware particolarmente avanzato o per chi ha bisogno di computer estremamente portatili (magari convertibili in tablet) con schermi di dimensioni non superiori ai 10″. Per un utilizzo più intenso, invece, sono richiesti dei laptop da almeno 500/600 euro (molti dei quali sono adatti anche a editing video di base, gaming di livello medio e altre operazioni mediamente impegnative). I computer top di gamma – quelli che costano anche più di 1.000 euro – vanno invece incontro alle esigenze di chi necessita di macchine potenti per giocare, fare editing video/audio professionale o chi ai classici laptop predilige i sottilissimi ultrabook (di cui parlerò più avanti).

Come scegliere un notebook

Alla fine è arrivato anche per te il momento di comprare un nuovo portatile. Hai già adocchiato diversi modelli che potrebbero fare al caso tuo ma i dubbi che ti assalgono sono ancora tanti: qual è il minimo di RAM e CPU che deve avere un portatile per non essere considerato subito vecchio? È meglio un computer Windows o un Mac? Poi c’è la domanda delle domande: quanto bisogna spendere per portare a casa un buon notebook? Se vuoi posso darti una mano io. Prometto che cercherò di risponderti nella maniera più breve, obiettiva e semplice possibile.

La scelta di un computer portatile è dettata principalmente dalle tue esigenze e dalle tue possibilità di spesa. Certo, ci sono computer computer portatili oggettivamente molto potenti e capaci di svolgere qualsiasi operazione tu voglia con estrema disinvoltura, tuttavia questi modelli costano solitamente molto di più della media, e non è detto che tu riesca o debba sfruttarne tutte le capacità. Ma quindi, come scegliere un notebook? Qui di seguito troverai tutte le risposte ai tuoi dubbi.

Suddividerò questa pagina in diversi capitoli in modo che tu possa capire meglio come orientarti nella scelta di un notebook. Prima di tutto ti spiegherò quali domande devi porti all’interno delle valutazioni “soggettive” che devi compiere prima dell’acquisto. Poi entreremo più nel dettaglio con le valutazioni tecniche, ovvero più “oggettive”. Un computer con un processore più potente ti permette di svolgere le operazioni in maniera più veloce, ma a te serve davvero? E allo stesso modo un computer con una GPU di fascia alta ti permetterà di eseguire i videogiochi di ultima generazione in maniera fluida. Ma quanto utilizzerai il computer per il gaming? Come vedi, alla fine, le valutazioni soggettive e quelle oggettive sono entrambe importanti e non così separate le une dalle altre come sembrerebbe in un primo momento.

Come scegliere un notebook: valutazioni soggettive

Le prime due domande che devi porti per sapere come scegliere un notebook sono le seguenti: “Qual è il budget che ho a mia disposizione?” e “a cosa mi serve questo computer?”. Dopo aver risposto a entrambi i quesiti – vedrai – sarà tutto in discesa, potrai acquistare il tuo nuovo portatile con la mente quasi sgombra dai dubbi. Ma cerchiamo di procedere con calma e andiamo con ordine. Concentriamoci sulla prima importantissima domanda che ci siamo posti.

“Qual è il budget che ho a mia disposizione?”. Per darti una risposta soddisfacente devi sapere che esistono, grosso modo, tre fasce di prezzi per i notebook: quella entry-level che comprende macchine economiche da massimo 300/350 euro; quella dei computer di medio livello che arriva fino ai 600/700 euro e quella dei computer top di gamma che costano oltre i 1.000 euro. I notebook da meno di 400 euro sono un’ottima scelta per chi deve compiere operazioni di base, come la navigazione online o l’elaborazione di documenti di testo, che non richiedono hardware particolarmente avanzato o per chi ha bisogno di computer estremamente portatili (magari convertibili in tablet) con schermi di dimensioni non superiori ai 10″. Per un utilizzo più intenso, invece, sono richiesti dei laptop da almeno 500/600 euro (molti dei quali sono adatti anche a editing video di base, gaming di livello medio e altre operazioni mediamente impegnative). I computer top di gamma – quelli che costano anche più di 1.000 euro – vanno invece incontro alle esigenze di chi necessita di macchine potenti per giocare, fare editing video/audio professionale o chi ai classici laptop predilige i sottilissimi ultrabook (di cui parlerò più avanti).

“A cosa mi serve questo computer?”. Rispondere a questa domanda permette di capire quali sono le caratteristiche del computer su cui puntare maggiormente (es. capacità grafiche, durata della batteria, ecc.) e individuare le dimensioni ideali del notebook da acquistare. Di portatili, infatti, ce ne sono davvero per tutti i gusti e bisogna scegliere con attenzione quello di cui si ha bisogno. Un computer da oltre 15”, ad esempio, perde gran parte della sua portabilità e risulta inadatto per un uso in mobilità, d’altro canto i computer con display di diametro maggiore rappresentano una soluzione ottima per chi deve usare il notebook principalmente a casa o in ufficio e desidera uno schermo in grado di non affaticare la vista, giocare e guardare film in maniera agevole (non per nulla vengono detti desktop replacement, ossia sostituti del computer fisso). I portatili da 10/11″ – come accennato in precedenza – rappresentano la soluzione ideale per chi si muove molto e ha bisogno innanzitutto della portabilità, mentre i notebook da 13/15″ rappresentano una dimensione media che va bene sia per la portabilità sia per l’utilizzo in sostituzione del desktop.

Come scegliere un notebook: caratteristiche hardware

Ora che hai messo a fuoco due delle questioni più importanti nella scelta di un nuovo notebook, devi imparare a quantificare il reale valore di un portatile dal suo hardware. Cominciamo col dire che, rispetto ai PC desktop, i notebook sono molto meno personalizzabili: li si acquista a “scatola chiusa” e la sostituzione di componenti come RAM e hard disk risulta abbastanza difficoltosa per chi non è esperto in materia (se non addirittura impossibile). Questo significa che bisogna acquistare un computer già attrezzato con tutto quello di cui si ha bisogno e che possa “reggere” bene agli effetti del tempo.

Detto ciò, per scegliere il notebook più adatto alle tue esigenze è fondamentale conoscerne bene le specifiche e valutare elementi quali processore, RAM, hard disk o SSD, display, scheda video e qualità costruttiva del prodotto. Proviamo a capirci qualcosa in più.

  • Processore (CPU) –  è un po’ il “cervello” del computer, ovvero quello che elabora i dati ed esegue i calcoli. Può essere composto da uno o più core e la sua velocità viene espressa in GHz. Nei processori con più di un core (es. dual-core con 2 core, quad-core con 4 core ecc.) il lavoro viene suddiviso fra più unità di elaborazione che si trovano nello stesso processore in modo da aumentare la potenza di calcolo senza surriscaldare troppo il computer o consumare troppa energia. I principali produttori di CPU sono Intel e AMD che hanno suddiviso i loro processori in varie famiglie: le CPU Intel Core i3/i5 e AMD Serie A sono destinate ai computer di fascia media; le Intel Core i7 hanno prestazioni maggiori delle Core i3 e i5 e si trovano su molti computer top di gamma; Intel Celeron, Intel Pentium e AMD Serie E sono destinate ai computer più economici (offrono dunque prestazioni inferiori rispetto ai processori Intel Core i3/i5 e AMD Serie A); le CPU Intel Atom garantiscono consumi energetici ridotti e quindi sono usate su molti computer economici convertibili, mentre i processori Intel Core m3/m5/m7 sono CPU a basso consumo usate soprattutto in ultrabook e convertibili. Le loro prestazioni sono buone ma comunque non paragonabili a quelle di Intel Core i3, i5 e i7. Ci sono poi le CPU AMD Ryzen, che possono essere paragonate a livello di prestazioni ai Core i5 e i Core i 7 di Intel. Nelle ultime generazioni si sono aggiunti anche i processori con architettura ARM, in contrapposizione agli x86 tradizionali (quelli di cui ti ho parlato fino ad ora). I processori ARM (Apple serie “M” e Qualcomm Snapdragon) sono tipicamente più efficienti (consumano meno a parità di potenza) a tutto vantaggio dell’autonomia. C’è da dire, però, che non sono compatibili nativamente con le applicazioni sviluppate sulle architetture x86, che sono utilizzate su Windows e macOS da tantissimi anni, e devono essere emulate con potenziale perdita di prestazioni (anche se, ad esempio, nel caso dei Mac con chip Apple Silicon questa perdita di prestazioni è ampiamente compensata dall’incredibile potenza del processore; quindi nell’utilizzo quotidiano si nota molto poco). Prima di considerare il passaggio ad ARM verifica, ad ogni modo, se le app che utilizzi più spesso siano già compatibili con la “nuova” architettura.
  • RAM – in linea di massima ti consiglio di evitare i computer con meno di 4 GB di memoria in quanto non sarebbero in grado di soddisfare pienamente le esigenze di lavoro e svago più comuni. L’unica eccezione sono i computer convertibili di piccola taglia (fino a 10″), i quali hanno scenari di utilizzo più limitati e quindi possono funzionare bene anche da 2GB. Alcuni notebook presentano degli slot liberi per l’installazione di banchi di RAM aggiuntivi senza invalidare la garanzia.
  • Scheda grafica (GPU) – nella scelta di componenti come la scheda grafica sono le esigenze dell’utente a svolgere un ruolo fondamentale. Cerco di spiegarmi bene. Se hai intenzione di usare il notebook solo per lavori d’ufficio: redigere documenti, navigare su Internet e quant’altro, puoi accontentarti tranquillamente delle schede video integrate (le quali utilizzano la RAM del computer e riescono a garantire buone prestazioni anche per la visione di film in HD e la riproduzione di giochi a qualità media). Se invece hai intenzione di giocare a videogame di ultima generazione al massimo della risoluzione, devi lavorare con la grafica 3D o hai bisogno di realizzare montaggi video di qualità professionale orientati su computer di fascia alta con schede video dedicate (es. nVidia o AMD), le quali possono contare sulla propria RAM.
  • Display – una scheda grafica di buon livello se non è accoppiata ad un buon display perde gran parte della sua utilità. Prima di acquistare un notebook, accertati dunque che il suo display abbia una risoluzione sufficiente per le attività che intendi svolgervi (es. per gustarti al meglio un film in Full HD non puoi prendere un portatile con una risoluzione di 1366×768 pixel). Esistono anche dei portatili equipaggiati con display di oltre 1080p, in questi casi bisogna valutare con attenzione la capacità della batteria di “reggere” risoluzioni tanto elevate.
  • Hard disk/SSD – altre caratteristiche da valutare attentamente prima dell’acquisto di un notebook sono la tipologia, la potenza e la velocità di rotazione del disco fisso. Attualmente nei negozi ci sono notebook equipaggiati con un hard disk meccanici (HDD), portatili equipaggiati con dei drive SSD (prevalentemente gli ultrabook) e notebook che montano sia l’una che l’altra tipologia di unità. Se non sai di cosa sto parlando, i drive SSD sono dei dischi a stato solido che si distinguono da quelli meccanici perché sono molto più veloci, silenziosi e resistenti alle cadute. I loro principali difetti sono il prezzo (sono ancora piuttosto costosi rispetto agli HDD tradizionali) e il fatto che hanno un numero di scritture oltre il quale smettono di funzionare, anche se è difficile raggiungere questo limite nell’utilizzo standard di un computer. Ad ogni modo, cerca di prediligere gli HDD da 7200 rpm rispetto a quelli da 5400 rpm in quanto garantiscono una maggiore velocità rispetto agli altri (anche se è difficile trovare hard disk da 7200 rotazioni per minuto su portatili di fascia medio-bassa) e dei drive SSD che abbiano almeno 256GB di spazio per l’archiviazione dei dati (a meno che non siano affiancati da un disco meccanico). Se nella scheda tecnica di un portatile trovi una dicitura come “SSD PCIe”, “SSD M.2” oppure “SSD NVMe” significa che l’unità SSD è collegata al computer con con un sistema diverso dal classico SATA 3 e quindi garantisce una velocità di trasferimento dei dati più elevata (oltre i 6Gbps teorici. Altra cosa importante da sapere è che sui portatili più economici lo storage può essere affidato a dei drive eMMC e non agli SSD. Le eMMC sono delle memorie Flash simili alle schede SD che hanno prestazioni inferiori rispetto agli SSD.
  • Batteria – valutare le prestazioni delle batterie dei portatili non è facile. Infatti la loro autonomia non è fissa, ma ovviamente varia a seconda delle operazioni che si compiono sul computer e dalle caratteristiche hardware del computer stesso. I valori ai quali ci si può affidare per avere un’idea – almeno orientativa – sulla durata delle batterie sono i milliampereora (mAh) e il numero delle celle. I mAh indicano la potenza della batteria, quindi più è alto il loro numero e maggiore è la durata della batteria. Le celle invece sono i singoli elementi della batteria in grado di generare energia elettrochimica, e il loro numero non è strettamente legato a quello dei mAh. In alcuni casi la potenza delle batterie vengono espresse in wattora (Wh) e Volt (V). Per risalire al valore in mAh bisogna dividere i wattora per i Volt e moltiplicare per 1000.
  • Porte – i notebook possono essere equipaggiati con diversi tipi di ingressi e uscite. Le porte USB possono essere di dimensioni standard (full size), mini o micro. Inoltre si suddividono in USB 2.0, USB 3.0 e USB Type-C con velocità di trasferimento dei dati crescenti per ognuno di questi standard. Il Type-C, inoltre, è il più moderno connettore USB disponibile in commercio: il connettore è più evoluto, più compatto ed è anche reversibile, quindi la periferica può essere inserita in entrambi i versi e funzionare alla stessa maniera. Se un computer portatile ha solo porte USB Type-C puoi utilizzare un adattatore per continuare ad utilizzare le tue vecchie chiavette di “Tipo A”. USB 3.1 e Type-C, infine, non sono la stessa cosa: la prima dicitura indica la classe di velocità, la seconda il tipo di connettore. Altre porte che possono essere presenti sui notebook sono quelle HDMI che consentono il collegamento del computer ai monitor esterni (possono essere full size, micro o mini), quelle Ethernet per il collegamento dei dispositivi di rete (modem, router ecc.), quelle Mini DisplayPort per il collegamento a monitor esterni, quelle per le schede SD e quelle Thunderbolt che consentono di collegare il computer a vari tipi di periferiche (monitor, hard disk ecc.) garantendo una velocità di trasferimento dei dati molto elevata. Al momento le porte Thunderbolt sono ancora poco diffuse e si trovano soprattutto sui computer Apple.
  • Unità ottica – Ormai sono sempre di più i portatili che sacrificano l’unità ottica sull’altare della sottigliezza del design. Se fai ancora largo uso di CD e DVD, prima di acquistare un notebook verifica che questo disponga di un apposito lettore/masterizzatore o, in alternativa, puoi comprare un masterizzatore esterno.
  • Tecnologie wireless – tutti i portatili sono compatibili con le reti Wi-Fi standard a 2.4GHz, mentre non tutti offrono il supporto alle reti più veloci da 5GHz. Inoltre, è bene verificare che il notebook che si intende acquistare abbia il supporto al Bluetooth (per collegare dispositivi come tastiere e mouse wireless o condividere file con smartphone, tablet ecc.) e – anche se meno importante – alla tecnologia Miracast, mediante la quale è possibile inviare contenuti audio/video ai TV supportati.
  • Qualità dei materiali – soprattutto se utilizzerai il tuo nuovo notebook come computer primario per il lavoro, prima di procedere con l’acquisto devi valutare attentamente la qualità del computer stesso. Credimi: vale la pena spendere 100 o 200 euro in più per avere un notebook robusto e comodo piuttosto che fare i parsimoniosi e poi ritrovarsi ogni giorno a fare a cazzotti con un computer eccessivamente “plasticoso” che si surriscalda troppo, ha una tastiera scomoda o un trackpad che funziona male. Con questo non dico che devi acquistare per forza un dispositivo top di gamma, ma se tra due computer di fascia media ce ne sono due con identiche caratteristiche tecniche ed uno di questi pur costando qualcosina in più sembra più robusto e curato nel design, prendi quello. Non te ne pentirai.
  • Layout della tastiera – può sembrare una banalità, ma se acquisti un portatile online devi stare attento anche al layout della sua tastiera. Molti computer, infatti, vengono importati dall’estero e hanno una tastiera in formato QWERTZ (tedesco) o AZERTY (francese) al posto del “nostro” QWERTY. Inoltre, se si è soliti scrivere al buio è bene verificare la presenza di un sistema di retroilluminazione della tastiera.

Come scegliere un notebook: tipi di portatili e Mac

Ora dovresti avere le idee piuttosto chiare su quali notebook vale la pena acquistare e quali no, ma prima di concludere vorrei parlarti di tre tipologie di computer portatili che puoi trovare nei negozi di elettronica: gli ultrabook, i computer convertibili e i Mac.

Gli ultrabook sono dei notebook di fascia molto alta caratterizzati da tre elementi: potenza, leggerezza e portabilità. Sono molto sottili, hanno una grande autonomia ed al posto dei classici hard disk montano dei drive SSD (drive a stato solido) che sono molto più veloci e meno delicati dei dischi fissi standard. Inoltre sono sprovvisti di unità CD/DVD. Come facilmente intuibile, sono ottimi ma il loro prezzo è molto alto: si parte da circa 900 euro per arrivare ai 1.200/1.500 euro. Si tratta di computer che si rivolgono soprattutto al professionista e a chi ha la necessità di spostarsi spesso insieme al proprio PC senza rinunciare ad un buon livello di potenza e senza compromessi sul piano dell’autonomia operativa.

I computer convertibili, come accennato in precedenza, sono dei computer portatili con prezzi variabili (si trovano anche a meno di 300 euro) composti da un display touch e una base con tastiera separabile, quindi all’occorrenza possono essere usati sia come notebook sia come tablet. Nella maggior parte dei casi sono equipaggiati con il sistema operativo Windows. Prima di acquistarne uno è da prendere in considerazione anche l’ipotesi tablet puro.

I Mac non sono computer particolari e non rappresentano una tipologia di notebook specifica: si tratta semplicemente dei computer prodotti da Apple, i quali sono equipaggiati con il sistema operativo macOS e non con Windows (il quale può essere comunque installato successivamente tramite il software Bootcamp per creare un sistema dual boot). I Mac possono essere “fissi” (iMac), portatili (MacBook Pro) e ultra-portatili (MacBook Air/MacBook 12″). Sono tutti contraddistinti da ottimi materiali costruttivi e da prezzi non molto abbordabili.

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